nightwatch, di timur bekmambetov

se vi siete mai chiesti che effetto fa vedere un film che non è mai stato distribuito in italia (nonostante in questi giorni sia uscito nelle sale il secondo episodio della trilogia, come a dire "scaricate, gente, scaricate"), se vi siete mai chiesti cosa si provi a vedere un film in russo coi sottotitoli in inglese e, soprattutto, se già state facendo ipotesi su come potrebbe svolgersi la ventesima stagione di heroes, nightwatch decisamente è il film che fa per voi.

stardust, di matthew vaughn

ok, la fiaba di gaiman giace nella mia libreria da ormai anni in attesa di un mio sguardo, ma il fatto è che non si può non amare un film così vanesiamente sarcastico che ti riporta alla mente le atmosfere naïves di labyrinth, di legend, di willow.

i owe you (for that)

See this? This is the kingpin. And he the man. You get the other dude's king, you got the game. But he's trying to get your king, too, so you gotta protect it. Now the king, he moves one space...any direction he damn choose, 'cause he's the king. But he ain't got no hustle... but the rest of these motherfuckers on the team...they got his back. And they run so deep, he really ain't gotta do shit.

You see this? This is the queen. She's smart and she's fierce. She moves any way she wants, as far as she wants. And she is the go-get-shit-done piece.

These are the pawns. They're like the soldiers. They move like this, one space forward only...except when they fight. Then it's like... or like this. And they like the front lines. They be out in the field.

See, the king stays the king, all right? Everything stays who he is...except for the pawns. Now if a pawn...makes it all the way down to the other dude's side... he gets to be queen. And like I said, the queen ain't no bitch. She got all the moves.

The pawns, man, in the game...they get capped quick. They be out of the game early.

Unless they're some smart-ass pawns.

dead and gone

italia uno ha un problema, diciamo che mediaset ha un problema, che è un po' quello di combattere il fatto che la gente si scarica le serie tv e i film dalla rete e non li guarda poi quando passano in palinsesto. i geni hanno allora deciso che per combattere questo problema devono far incazzare a morte anche quei pochi che le serie e i film ancora li guardano in tv, vuoi per pigrizia o per ritualità, e cancellarli completamente, il più delle volte senza preavvisi e informazioni adeguate. questo per dire che heroes è stato cassato.

house m.d.

sì, è vero, il dr. house fa molto ridere ed è molto intrigante con il suo cinismo, le sue battute, il suo modo barbaro di trattare i pazienti. ma dove il telefilm raggiunge, secondo me, il suo apice è nei momenti in cui il protagonista flette la testa (in un modo assolutamente non comparabile allo stupido movimento del dr. ross in er) e dubita del suo modo di affrontare la vita. in questo senso, l'episodio con la bellissima katheryn winnick ha rappresentato la vetta della terza stagione.

grey's anatomy

quando sbaglio, lo ammetto. su grey's anatomy avevo sbagliato. e l'episodio di ieri sera, con quel finale su new day di kate havnenik, mi ha dato la conferma che si tratta di qualcosa di più interessante di quanto non avessi pensato dopo i pochi minuti visti della prima stagione. solo una cosa. pensate che meraviglia se si intitolasse yang's anatomy. o burke's anatomy. o o'malley's anatomy.

joost!

leggo con piacere e riporto la notizia che joost ha aperto le porte a noi comuni mortali che non avevamo la possibilità di ricevere un invito. si mormora di accordi con paramount e cbs per trasmettere via computer i loro contenuti. intanto, lo provo.

seguimi dove ti porterò

pleonastico dire che ho poco tempo. ma da oggi, i miei fan potranno seguire le mirabolanti avventure del dott. fabrixyz nel nuovo box qui a lato. sto scoprendo twitter. sperando di mantenere un qualsivoglia equilibrio tra il fanatismo dei primi giorni e la totale indifferenza che mi coglierà di qui a poco.

avere trentanni (o quasi) - parte III

non credo si possa imputare a me il fatto che io sia stanco. né che torni a casa la sera e l'unica cosa che desidero sia starmene vicino alla mia ragazza a guardare una delle mie serie tv. o magari, rimbambirmi il cervello di fronte a uno dei miei videogame preferiti. e non è nemmeno colpa mia se l'ultimo album che ho ascoltato è quello di john mayer. e allora, perché mi guardate tutti storto se dico che a me shrek 3 è piaciuto?

avere trentanni (o quasi) - parte II

guardo anno zero. e vorrei avere un'opinione sul caso grillo. poi mi rendo conto che in italia c'è un sacco di gente che parla a sproposito. ad esempio, scopro che antonio polito, giornalista e senatore (?), ha scritto articoli sul tema riportando parole di un altro giornalista che a sua volta riportava parole tratte da fonti burlesche. insomma, capite che non è poi così importante dire come la si pensa su tutto.

avere trentanni (o quasi)

guardo anno zero. e sono di sinistra. poi parla un giovanissimo assessore di an, ventidue anni, espulso dal suo partito per aver denunciato un favoritismo verso un pregiudicato per l'assegnazione di un lavoro pubblico. gli succede uno degli esponenti della sinistra giovanile, che sostiene che fassino è da ammirare perché ha lasciato un posto di potere in un partito forte per gettarsi anima e corpo nella fondazione di una nuova entità politica che rappresenta una svolta nel panorama italiano. mi capite se dico che sono confuso?

very important liar

da grande mi piacerebbe fare lo scrittore di aneddoti romantico-simpatici-strappalacrime da poter sfoggiare in occasione di lutti che raccolgano l'attenzione dell'intera opinione pubblica.

heroes

se mai una sequenza, un'immagine, una frase hanno avuto il potere di farmi cambiare idea su una serie, gli autori di heroes hanno perfettamente colto quella sequenza, quell'immagine, quella frase. mi chiamo hiro nakamura. vengo dal futuro. ho un messaggio per te.

tutto quello che il pubblico chiede

sembra strano, ma al rientro dalle vacanze la gente sembra accorgersi d'improvviso di avere una o più macchine in garage, e decide insensatamente di portarle a spasso tutto il giorno.

just jack*

just jack è ormai diventato piuttosto famoso grazie al (meritato) successo estivo di starz in their eyes. ma il suo rap bianco made in london (è nativo di camden) mi pare vada molto oltre la stagione del sole e degli ombrelloni. indovinata l'idea del nuovo video glory days e molto bello anche quello di writer's block (terzo video della mia playlist), entrambi anni luce dalle esibizioni testosteroniche dei rapper americani. ecco il sito, che vale una visita, l'approfondimento su wikipedia e l'ormai immancabile spazio su myspace.

*ogni riferimento a jack macfarland è (immagino) puramente casuale.

the second flop

forse qualcuno inizia ad accorgersi che il tanto chiacchierato second life non è proprio la punta di diamante del cosiddetto web 2.0. d'altronde, le statistiche di presenza sul sito ufficiale dovrebbero già di per sé far riflettere. oltre l'80% degli utenti iscritti non si è collegato negli ultimi sessanta giorni e una percentuale variabile tra lo 0,30 e lo o,50% è online ora (non importa quando sia "ora", fate un controllo). alla faccia del successo.

rai tre

sono tante le cose che mi fanno arrabbiare. tra queste, vedere un film interrotto da trenta minuti di pubblicità, telegiornale nazionale con notizie vecchie di due giorni, pubblicità, telegiornale regionale con servizi già andati in onda sulla movida romagnola, pubblicità. si ringrazia gentilmente rai tre e il suo staff.

mickey avalon

ho conosciuto musicalmente mickey avalon ascoltando jane fonda (il secondo video nella mia playlist qui a lato), colpito dal beat e dalla capacità di coinvolgere. ho scoperto solo più tardi che la sua storia personale sarà (forse) degna di un film e che si tratta di un personaggio da scoprire, rapper con un culto della propria immagine tra il glamour e il punk, probabilmente unico nel suo genere. molto bello il suo sito, vi segnalo anche lo spazio su myspace dove potete ascoltare altri suoi brani.

a 30 secondi dalla fine (runaway train), di andrei konchalovsky

un film dritto, essenziale, senza svolte, sporco, in cui come sempre accade nella vita reale gli estremi si annullano e periscono, i mediocri si trovano e sopravvivono.

you're not gonna do nothing like that. i'll tell you what you're gonna do! you're gonna get a job. that's what you're gonna do. you're gonna get a little job, some job a convict can get. like scraping off trays at a cafeteria or cleaning out toilets. and you're gonna hold on to that job like gold. because it is gold! [...]
i wouldn't do that kind of shit. i'd rather be in jail.
more's the pity, youngster. more the pity.
could you do that kind of shit?
i wish i could. i wish i could.
.

l'università online

wikiversity (il finora povero progetto italiano è wikiversità) è un tentativo di tradurre corsi e lezioni universitarie sul web, in modo che chiunque possa seguirle e aggiornarle a proprio piacimento. si trovano cose interessanti (ad esempio), ma ciò che mi ha maggiormente colpito, in negativo, è la scarsissima navigabilità delle lezioni e delle pagine. temo che la lettura sul web sia ancora un grosso scoglio a queste idee.

31 knots

ho sempre amato i grappoli di note nella musica. forse è uno dei motivi per cui il mio eroe adolescenziale era slash. l'interesse per i 31 knots viene quasi naturale. qui a lato, il primo video è la loro canzone che più amo. eccovi anche il sito e la pagina di myspace, per ascoltare qualcosa di più. su wikipedia potete trovare qualche informazione sulla band.

the protector (tom yum goong), di prachya pinkaew

sequenze sinceramente imbarazzanti intervallate da buoni spunti pirotecnici e registici in cui la fisicità del protagonista ti permette quasi di dimenticare che in fondo siamo in agosto e al cinema non ci va nessuno.

ricominciamo

il rischio che corre questo blog, è che i post siano più brevi dei relativi footer. in ogni modo, da qualche parte bisogna pure incominciare. direi. splinder: no! blogger: sì!